Disegno curativo: ripristina i tuoi HP con una matita



Spesso su questo blog vi ho abituato ad uscite fuori dal seminato di proporzioni ragguardevoli, e questo post non fa eccezione.

Se vedete spesso questo tipo di comportamento è perché sostanzialmente voglio abbracciare in toto la filosofia del "questo è il mio blog e parlo un po di quel cazzo che voglio" e siccome non voglio fossilizzarmi su un solo argomento, ma spaziare in tutto quello che riguarda il range di disegno, scrittura ecc. Oggi, dopo mesi che non pubblico più nulla, voglio concentrarmi sul benessere dei miei lettori.

Siccome ho notato un grosso aumento di contagiati da "palle girate" ho deciso di svelarvi uno dei segreti che vi consentiranno di rilassarvi e mettere un attimo a posto i nervi.

Allora.......che cazzo è il disegno curativo?

Semplicemente il modo più rapido e veloce per  farvi perdere un po della vostra carica virale in maniera creativa, ed evitare così inutili esplosioni di ira, mal di testa da rabbia o brividi di tristezza.

Il disegno curativo è un metodo che è stato resto tristemente famoso da questo video trash, ma in realtà ha regole ben precise e non è necessario urlare puttanate e muovere le mani in maniera autistica per ottenere risultati efficaci.

Le regole da rispettare sono poche ma per i più difficili da mettere in pratica, specialmente se si è dei tipi molto cerebrali, e sono queste:

- fottitene del significato
- fottitene del risultato finale
- a fanculo il senso estetico
- non pensarci troppo
- fottitene della forma
- fottitene del materiale
- fottitene dell'opinione altrui

E se vi sembrano troppe è perché non sapete le regole che devono rispettare fumettisti e pittori per rendere un opera, se non sublime, almeno decente.

La cosa positiva del disegno curativo è che non si è legati a nulla e a nessun tipo di materiale, influenza artistica o altre forme di suggestione. Puo essere tutto e nulla e può essere svolta in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo vi troviate senza bisogno di affittare stanze, studi o altre stronzate.

Il materiale è l'ultimo dei vostri problemi, e almeno che non avete l'estremo bisogno di sporcare e sporcarvi, potete usare anche una penna biro o un pennellaccio da battaglia e della vernice avanzata da un vostro precedente lavoro in casa.

Non avete tempere? Usate i pastelli dei vostri figli, cugini, zii e nipoti.

Non avete figli, cugini, zii e nipoti? Comprate roba a buon mercato

Non volete spendere soldi? Usate una app di pittura (tipo questa) e sbizzarritevi.

Meglio di un cruciverba ma meno complesso, meglio di una seduta in palestra ma invece di avere culi sodi e pettorali da favola avrete in cambio una giornata radiosa e una fedina penale pulita.

Per quanto sottovalutato questo tipo di attività vi terrà attivi quel tanto che basta per poter rilasciare tutte le vostre energie negative sul foglio, l'azione della pittura o del disegno deve esercitare sul corpo l'effetto di un urlo liberatorio (ma senza essere molesti con i vicini o cantare a oltranza Living la vida loca facendo finta di sapere cosa fate) che poi potrete decidere di tenere e incorniciare o gettare via.

Neanche il supporto è importante visto che, come dicevamo prima, è solo un esercizio per rilassarvi e scaricare un po di tensione. Prendete un fogliaccio o attaccate tanti piccoli postit assieme per formare un mega postit da poter sfruttare per i vostri scopi.

Se poi siete particolarmente "borderline" allora potete anche sfogarvi sul mobilio di casa come fanno i bambini, o su mobili vecchi e da gettare. Su pareti o superfici lucide tipo piastrelle o anche su semplici cartoni da gettare via.

Non riflettete troppo, non pensate a soggetti da disegnare o dipingere nè al sentimento che deve provare l'osservatore. Anche perché non ci sono osservatori e anche se ci fossero ignoreranno il tuo lavoro per dedicarsi esclusivamente a fare bella figura davanti agli amici e dimostrate quanto sono colti.

Ignorate completamente la psicologia del colore e buttate tutto ovunque, deve essere un esercizio ludico che deve portarvi in uno stato di grazia e liberazione dallo stress e dalle incazzature.

Ovviamente se ci sono dei disegnatori professionisti che leggono queste righe, potete farlo anche voi e dirmi che ne pensate di questo metodo (che tra l'altro aiuta tanto a liberare la mente prima di un lavoro e favorisce la creatività).

Fatemi sapere se avete letto l'articolo, che ne pensate nel box che apparirà su instagram tra poco e sappiate che chiederò persino la parola d'ordine che ho inserito randomicamente tra queste righe.

Il prossimo post probabilmente sarà un'argomento riguardante la scrittura e che probabilmente avrà un ruolo simile ma diverso per molti altri aspetti.

Curiosi? Spero di sì!

Un cinque:
Gioski







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