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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

ISTRUZIONI PER L'USO

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  Ciao scimmiette e bentornate sul bloggo meno continuativo della storia di internet. Lo sò non ve lo aspettavate vero? Sorpresi? Spero di si. Oggi trattiamo un argomento che molti di voi considereranno banalotto, e sono disposto a scommettere che molti non saranno neanche andati oltre le prime righe. Volendo posso fare un esperimento che lo dimostri.   Ma non qui e non oggi, oggi parliamo di una creatura fragile e dolce che è spesso bistrattato da tutti gli aspiranti autori che pensano gli debba un qualche cazzo di favore anche solo per avergli scritto. Ovvero il RECENSORE. (Ebbene si è tornato, voi lo sapevate, io ho tergiversato. è servito? assolutamente no) Come abbiamo detto nel precedente articolo, il recensore è il miglior amico dell’indipendente e delle case editrici, ma spesso questo non gli impedisce di essere maltrattato dalle persone che cerca di diffondere. Non è un trattare male in senso LETTERALE del termine, ma delle volte potreste essere anche meglio di come vi mostrat

L'IMPORTANZA DEI RECENSORI

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  Ehi scimmiette bentornate. Si lo sò, per favore non infierite….. MA HO LE PIZZE (no non è vero…..GIoski meschino) però ho delle nozioni che vi possono essere utili (e lo saranno, fidatevi) per il futuro. RECENSORI……belli i recensori…..io sono un recensore (quando mi ricordo cosa ho letto e di pubblicare post) quindi sono bello. No dai cazzate a parte, questo primo articolo di due è per esplorare un attimo il ruolo del recensore nel mondo delle pubblicazioni che, oltre ad essere in continua evoluzione, è anche un labirintico palazzo di desideri a cui dedichi il tuo tempo e a cui sacrifichi i tuoi soldi, e in cui ovviamente bisogna sapersi orientare per trovare una destinazione che può essere parecchio interessante. MA PARTIAMO DALL’INIZIO! Fin dall’alba dei tempi i recensori sono stati quelli che hanno indirizzato il tiro delle freccie in punta di felce dei cacciatori della tribù. Foto dei primi recensori della storia. Questi ti dicevano “que buono “ e “que no” spesso sacrificando la