attimi di evasione #2: nudità rettili

RETTILIANI.

Popolo proveniente dallo spazio profondo le cui caratteristiche sono sostanzialmente quelle di essere rettili bipedi con una grande fame di criceti e un odio profondo per la libertà altrui.

Se state pensando, dal titolo, che oggi si parlerà di questo, siete completamente fuori strada.

Oggi parlo di un autore che mi ha affascinato con le sue storie strambe ma dal marcato stile di scrittura.

Impossibile non riconoscerlo fra tanti....

CHRISTOPHER MOORE SIGNORI!

Se alcuni di voi non sanno di cosa sto parlando è solo perché,  probabilmente, non è molto conosciuto.

Ma sono fiducioso, date il tempo a Netflix di fare una serie su una sua opera e sarà sulla bocca di tutti.

Il sig. Moore è autore di un sacco di storie gialle intrise di horror, no sense e improbabili imprevisti.

Uno dei suoi lavori più spesso citati è IL VANGELO SECONDO BIFF, una rivisitazione in chiave ironica e dolce amara sul mito di Cristo visto attraverso gli occhi del suo migliore amico e farcito di Kung Fu e demoni a stecca.

Ma oggi non parliamo di questo, non su questo post almeno.

Oggi parliamo di SESSO E LUCERTOLE A MELANCHOLY COVE altro giallo che, al tempo della lettura, mi prese talmente tanto bene che nel corso degli anni l'ho riletto almeno una mezza dozzina di volte.

Una sensazione simile l'ho provata solo un altra volta (con tanta benzina in vena di Warren Ellis....Ellis mica cazzi) e non mi vergogno a dire che fa parte dei "perfetti 10" che porterei su un isola deserta, affianco al neuromante.

Il romanzo è un racconto corale di una piccola cittadina sonnolenta del Midwest Americano.

Seguiamo le vicende di Theo Crowne, vice sceriffo di contea, cannaiolo e disinteressato di ciò che gli accade attorno, che si ritrova suo malgrado coinvolto nell'unico vero crimine accaduto a Pine Cove da 8 anni a questa parte. 

Ovvero l'omicidio della giovane Bess Leader, donna con problemi di natura ossessivo/compulsiva trovata impiccata in casa sua.

In tutto questo si susseguono strani eventi che coinvolgono tutti i cittadini, come l'improvvisa esplosione ormonale che sta sommergendo la cittadina come un onda anomala e che porta a comportamenti sopra le righe e dai risvolti esilaranti.

Questo romanzo è un racconto corale e le voci narranti sono molte.

Dalla psicologa Val Riordan, psicologa infelice che sfoga le suo frustrazioni sullo shopping compulsivo, Gabe Fenton, professione Biologo, ossessionato dalla ricerca e Molly Michon, stellina decaduta di una serie di film di serie B.

Tutti loro costruiscono un affresco del periodo più strano nella storia di Pine Cove dai tempi in cui un seminarista cercò di trovare un modo per liberarsi del demone  che lo perseguitava (ma questa è un'altra storia).

La prosa è scorrevole e piacevole e i dettagli descritti da Moore non pesano, anzi, contribuiscono ad immergervi nell'ambiente cittadino che, chi è cresciuto in provincia, conosce piuttosto bene. Restituendovi una realtà tanto stramba quanto credibile.

Ma adesso la domanda sorge spontanea.

Che c'entrano le lucertole?

Facile, tra i personaggi presenti c'è anche un mostro marino.....

Si....si chiama Steve...  perché ha la faccia da Steve....no, non ve lo dico perché!

Se volete saperne di più correte ad acquistare il volume e immergetevi nella folle visione del mondo targata Christopher Moore.

Se non vi piacerà vi autorizzo a scrivere nei  commenti frasi di odio.

Tanto sono sicuro che non lo farete.

Un cinque:
Gioski





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