Mutafukaz, delirio chicano



Ciao Scimmiette, si torna a parlare di fumetti finalmente. Si torna a parlare di fumetti tra l'altro con il botto visto che questo autore è da anni che lo seguo, e mi mangio le mani di non averne parlato prima.


Come ben sapete a me piacciono i tratti piuttosto strani, i disegni fatti bene, magari anche esteticamente canonici mi stanno pesantemente sul cazzo e se state cercando quel tipo di fumetto allora 777RUN non fa per voi.

Partendo dallo stile di disegno, una intelligentissima commistione tra fumetto francese, Manga e underground, 777run è riuscito a parlare in modo mai banale di quelle cose che, in mano ad altri, sarebbero sembrati un pastone incongruente.

Ovvero Wrestler messicani, cultura hip hop e super poteri.

Ma che c'entra un tipo filo francese con la vasta cultura Hip Hop di Detroit, messicana e comics?

Semplice, tutto e niente.

MUTAFUKAZ, credo l'opera prima di questo genio del pennarello e della matita, è un fumetto difficile da definire.

Si muove su più generi con una fluidità narrativa e grafica fuori dal comune, e regala al lettore un esperienza a metà tra il disincanto e la redenzione.

La trama, innanzitutto.

Angelino è un delivery boy che si muove nelle sporche e illegali strade di DARK MEAT CITY, una città piena di gang, delinquenti, spacciatori e poliziotti corrotti.

Angelino è un "ragazzo normale" che vive la sua vita come la vivrebbe ognuno di noi in una situazione simile. Basso profilo e degrado galoppante.

Un giorno un incidente con la moto cambia drasticamente la sua vita e lo porta a fare parte di un complotto in cui sono invischiati uomini in nero, gang, politici e presenze aliene.

Inutile dire che, dopo le prime pagine di presentazione, la storia inizia ad avere i tratti tipici di un adrenalinico film d'azione con cazzotti, sparatorie e amputazioni.

Come già detto MUTAFUKAZ è un fumetto atipico nel panorama fumettistico attuale sia per la trama che per i disegni.

Se attualmente il fumetto d'evasione ci ha abituato a noir sempre un pò oscuri e a trame sempre un pò emotivamente pesanti,con MUTAFUKAZ queste cose vengono ignorate.

Metà comics, metà thriller con una punta di nonsense che serve a rendere tutto molto più fruibile e leggero, il fumetto ci presenta davvero il cammino di redenzione dell'eroe (passato da una vita da divano a una vita avventurosa) che tenta di salvare il mondo.

L'autore omaggia anche personaggi americani come Ghost rider (il coinquilino di Angelino è un tizio con un teschio in fiamme al posto della testa) e gioca sugli stereotipi in maniera mai banale o dozzinale, ma prendendosi le sue libertà e regalandoci anche situazioni divertenti.

L'albo attualmente è edito da PANINI, una casa editrice che, nonostante sia attualmente al centro esatto di una polemica sui prezzi aumentati, e famosa per avere la cattiva abitudine di stampare opere che poi verranno inevitabilmente interrotte, si dimostra ancora una volta in grado di proporre al pubblico più esigente piccole prove d'autore di indubbia qualità.


Il mio consiglio è comprate il primo numero, un volumetto brossurato ricchissimo di retroscena, schetch e interviste all'autore e che è anche un vandemecum per la realizzazione di un lavoro che, se vi piacerà, riuscirete a trovare estremamente interessante.

un cinque:

Gioski

P.S. se trovate dei link qui e lì è per facilitarvi l'acquisto, io non ci prendo un euro da questo potete stare tranquilli

P.p.s: Mi dicono ci sia un corto su You tube realizzato dall'autore in collaborazione con uno studio giapponese di animazione, almeno non correrete il rischio di finire a guardare un altro Adrian.

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