Sergio Leone e la mummia: storia di un successo mancato

Bentornate scimmiette, settimana di pausa conclusa,si torna all'attacco.

Se seguite il mio blog già sapete che ogni quando ne ho voglia,spiccio piccoli consigli di scrittura creativa.

Uno dei tanti consigli che dó a chiunque è quello di tenersi allenati,come dei mastini da palestra desiderosi di passare le selezioni di Mr. Olimpia.



Ma come ci si allena?


Ottima domanda! un valido modo per tenersi allenati è quello di leggere quanti più fumetti possibili,di successo? Famosi e non? Questo non importa.

Quello che importa è che abbia una buona storia.

E qui,scimmiette mie sorge il problema,un problema di natura quasi amletica, per non dire esistenzialistica.

Come vi sentiresti se, nonostante abbiate una buona materia di base,non riusciste a svilupparla a dovere?

Dovremmo domandarlo a MIKEL BEGOŇA, sceneggiatore, bibliotecario e storico che ha sceneggiato il fumetto OTZI:PER UN PUGNO DI AMBRA.




Secondo la leggenda lo scrittore,affascinato dalla storia della mummia venuta dai ghiacci, ha iniziato a fantasticare sulla sua storia,e sui motivi che lo hanno portato a morire in una zona tanto sperduta e isolata del mondo civile.

Per chi non conoscesse Otzi,vi consiglio una rapida ricerca su Wikipedia, il fumetto invece, ve lo recensisce il sottoscritto.

Partendo dal presupposto che la mummia sia morta in maniera violenta, Begoňa ha ipotizzato una possibile colluttazione avvenuta a causa di una storia di Ambra,predoni e maledizioni.

Ma partiamo dal principio:



Un gruppo di nomadi arrivati da villaggi lontani,si fermano in un villaggio amico per chiedere aiuto.

Sono stati attaccati da uomini a cavallo e una dopo l'altra le loro case sono state depredare,bruciate e distrutte.

Il grande saggio promette aiuto e manda alcuni anziani dagli sciamani per chiedere consiglio,qui degli strafattoni in una sauna gli dicono che devono trovare due arcieri,uno giovane e impetuoso,l'altro maturo e esperto.

La ricerca ricade su Solden e Otzi,incaricati di raggiungere e proteggere i mercanti di Ambra dagli agguati degli uomini a cavallo.

La storia è basica,ma poteva essere avvincente.

Nelle intenzioni degli autori c'era la voglia di sperimentare, cercando di creare un ambiente da WESTERN/PREISTORICO, e lo hanno fatto cazzo....lo hanno fatto.

Non benissimo,ma lo hanno fatto.

I disegni di IŇAKET sono stati il motivo per cui ho comprato il volume.

Vi confesso che è un autore che non conoscevo ma per chi come me è affascinato dagli stili di disegno un pó particolari lo troveranno affascinante.

Le atmosfere rarefatte e così simili alle pitture rupestri, poco definite e i personaggi caricaturali vi faranno immergere veramente a fondo nella storia.




Se volessimo prendere Otzi come un esercizio di stile, o come un gioco dei due autori (visto che erano reduci da EL PICO DE LOS CUERVOS,un altra graphic novel dalle tinte drammatiche quindi un pó pesantuccio ) allora potrebbero anche passarla liscia.

Ma è davvero così una merda?

NO,per nulla.

Oggettivamente non è il massimo, i dialoghi sono poco credibili e il rapporto tra i due protagonisti è praticamente inesistente ma....cazzo...l'idea c'era e il materiale pure.

Non capita tutti i giorni di leggere di una mummia in un film di Sergio Leone,e questa era un'occasione D'ORO per sviluppare un bel fumetto sull' uomo morto piú famoso del mondo.


Essendo l'inizio di una trilogia tuttavia,non ho voglia di penalizzarlo così tanto,la "prima puntata" in fondo poteva servire da apripista per una storia corposa,ed io ho intenzione di vedere dove andrà a parare.

Quindi vi dico che comunque vi dico che compreró il fumetto in spagnolo e cercherò di rispolverare quei due idiomi, che ho imparato per sbaglio, per darvi un opinione davvero totale e sentita su un lavoro che mi ha lasciato un pó perplesso e,vi confesso, parecchio deluso.


Otterró il verdetto solo dopo aver letto il seguito quindi,che non vi dico di cosa parlerà ma,sara una storia di vendetta.



Un cinque:

Gioski






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