L'importanza dei nemici,7 consigli pratici per fare DAVVERO le merde


Vi ricordate il bullo Malerba?

Quello che ho citato in questo articolo e che ho subito cercato di dimenticare?

Ecco prima di Malerba ci fu un altro elemento che rese la mia vita impossibile.

Si parla degli anni delle elementari e delle medie,anni non proprio felici ma neanche troppo infelici.

Anni neutri,che ricordo con una vaga sfumatura seppia come quegli episodi di vecchie serie tv ambientati negli anni 30.

Il Primo in effetti di una lunga serie di bulli che,sempre in quegli anni,imperversavano come una mandria impazzita tra i corridoi della mia scuola di provincia.

Non mi sorprendeva più di tanto che fossero così.

Seppi in seguito che venivano da situazioni famigliari complesse e che non riassumeró qui perché non sono fatti vostri.

LUI però era diverso.

La sua situazione famigliare era agiata,quasi principesca e questo forse lo aveva reso diverso dagli altri bulli.







Abituati ai modi bruschi e rissosi,tipici della campagna in cui abitavamo,il gruppo si distingueva per la "ferocia" con cui si rivolgevano ai maestri,ai supplenti e al direttore.

Modi spicci,sintetici anche nelle aggressioni.

C'era una sorta di strategia (sempre la stessa) con cui riuscivano a metterti all'angolo,nei bagni,e a terrorizzarti.

Ma loro erano in 5 e lui 1 solo.

A differenza degli altri dicevo,DORIAN aveva i modi pacati di chi la sapeva lunga.

Sarcastico,caustico e sagace nelle battute e nelle prese in giro, riusciva a perculare personalità "importanti" senza che se ne rendessero conto,e a manipolare le persone attorno a lui con una facilità disumana.

A chi lo vedeva in giro si sarebbe detto che era bravo ragazzo,studioso,diligente ed educato.

Purtroppo era vero.

Aveva metodo e disciplina mischiata ad una natura caotica e incontrollabile.

Dorian era stato il mio Joker,ma io non ero il Batman della questione.

Io ero il tipo che moriva sullo sfondo.
Vi parlo di questo perché entrato al liceo lui si calmó misteriosamente.

Ancora adesso nessuno capisce cosa sia successo,nel giro di un estate la sua personalità cambiò in maniera talmente repentina che molti attribuirono quel fatto ad un miracolo.

Molti ma non io.

In 8 anni di soprusi le mie frivole lagnanze,le mie rivincite di un secondo o due prima della disfatta avevano appena scalfito la superficie per me granitica del suo comportamento.

A distanza di un'estate,quando anche io cambiai registro lui fece lo stesso.

Non ottenni mai la mia rivincita,anche nella resa lui aveva vinto su tutti i fronti.

Mo...

Non vi racconto sto episodio per suscitare la vostra compassione.

Della vostra compassione ci faccio ben poco.

Ve lo racconto perché,per ogni aspirante scrittore che voglia dedicarsi alla sceneggiatura o alla scrittura in generale,questo tipo di informazioni la scagano a piedi pari pensando che la figaggine del personaggio principale sia sufficiente a mantenere viva la trama e l'interesse generale del lettore.











Nella storia che vi ho raccontato,io ero il protagonista e DORIAN il nemico principale di tutta la mia Run narrativa riguardante la mia l'infanzia.

Secondo voi se una storia non ha la componente "RIVALE" è uguale perchè "io no scrivo di cazzate di suppereoi io parlo della vvvittta vvverrra!"?

EBBENE SBAGLIATE!!

Gli stati depressivi,che molti di quelli famosi usano per darsi un tono da incompresi nelle loro storie,sono sempre nemici da affrontare.

Ma noi oggi ci concentreremo solo su un tipo di nemico.

Quello fisico,che con le sue azioni rende o renderà la vita difficile al vostro eroe/eroina perchè,di base,è solo un pezzo di merda.

Ma perchè un cattivo dovrebbe essere così importante per la trama?

Semplice,il cattivo identifica l'eroe e gli da una missione,ha la capacità di farti trattenere il respiro e affascinarti se è scritto bene.

La natura dell'eroe è combattere il cattivo,la natura del cattivo è perseguire i suoi piani.

Parlando in modo spregiudicato,SUPERMAN a me ha sempre fatto cagare (e non mi stancherò mai di dirlo)perchè non ha cattivi in grado di metterlo alle strette.

DOOMSDAY? un bulletto inventato giusto per la run narrativa in cui doveva morire.

LEX LUTHOR? un riccone egocentrico che usa la sua mente geniale per stare dietro a superman perchè è un super uomo.

Penoso non trovate?

Adesso butta un'occhio ai cattivi di batman.......





ci siamo capiti no?

Saper scrivere un cattivo è fondamentale per poter imbastire una trama ricca di colpi di scena,suspence e magari un pò di horror o devianze.

Dal thriller alla merda Goth un cattivo non può mancare.

Ecco perchè ho stilato una linea guida per creare un buon cattivo partendo dalle basi.

In modo da non dover incappare in cazzate pirotecniche quando scriverete la vostra prima opera.


1)RISPETTATE I CANONI ESTETICI E DEL BUON SENSO:

indipendentemente se stiate scrivendo un personaggio per un manga o un romanzo,il termine ultimo è:

-Nè troppo bello
-Nè troppo ricco

Potete farlo eccentrico come vi pare,potete anche fargli indossare un boa fucsia su una camicia HAWAIANA ma non fatelo un figo della madonna e soprattutto ricco da fare schifo.

Sembra una cazzata ma oltre ad essere inflazionato è parecchio avvilente per qualsiasi eroe doversi misurare con personaggi over power dotati di intelletto e soldi.

2)DATEGLI UNA RAGIONE DI ESISTERE: 

non siamo nel mondo per starci,e se anche fosse così che almeno si abbia uno scopo per farla durare più a lungo e in maniera più fruttuosa.

Questo un cattivo lo capisce,e spesso molti personaggi vivono proprio attorno alla propria filosofia di vita,ai propri interessi o alle proprie ambizioni.

Questo non significa necessariamente che deve spiattellare ai 4 venti la propria filosofia o fare la morale o PEGGIO gli spiegoni.....porca puttana gli spiegoni maledetti!!!

E soprattutto non siate banali,se date al nemico il solito pretesto "conquisto/distruggo il mondo"perché si sarete presi seriamente soltanto dai ragazzini dai 6 ai 12 anni (seppure).

Esempi pratici:

Thanos: farsi bello agli occhi della morte
Bane: prendersi gotham city
Kingpin: un senso di rivincita 


E ce ne stanno molti altri.

3)METTERE SEMPRE ALLA PROVA L'EROE OLTRE I LIMITI DELLE SUE POSSIBILITÀ:

Guardatevi Sherlock...è o non è una gran serie?

Moriarty ha creato attorno a se una mitologia minata solo dall'aspetto del suo interprete( che poi per sta cosa lo hanno parecchio criticato,eppure a me quello sciroccato pareva perfetto..bah) e tutto questo perché fin dalle sue prime apparizioni non ha fatto altro che mettere alla prova il suo avversario.

In quella serie Sherlock si è trovato più volte in difficoltà davvero insostenibili,tanto da farlo dubitare persino di se stesso e mettendogli contro l'intera città,e tutto questo solo per capire fin dove poteva spingersi il suo avversario e come fare per liberarsene.

Visto che la vita del vostro eroe è troppo tranquilla fategli fare un po'di palestra.

Traumatizzatelo a dovere quella merdina,vi ringrazierà con quattrini sonanti.

4)ISPIRATEVI A PERSONAGGI STORICI REALMENTE ESISTITI:

Volete creare un bel cattivone,ma non avete idee per renderlo interessante e soprattutto originale, e non sapete da dove iniziare?

La storia ha tanti di quegli spunti che sono lì pronti da poter usare per scrivere un cattivo affascinante o comunque convincente,basandovi sulle storie,gli aneddoti e le personalità degli uomini più influenti della storia così come quello dei criminali.

Lanciatevi su Wikipedia e cercate personaggi storici che hanno fatto la differenza nel mondo oppure di criminali che hanno agghiacciato le vene degli americani con i loro omicidi.

Avete presente chi è TAYLLERAND?

Oppure Vlad Tepes?

Ottimo,acculturatevi,copiate e rendete.

5) poche risorse,massimo risultato:

Se avete un eroe pieno di risorse (alleati,tecnologia,genialità ecc.) Fate in modo che il vostro cattivo non ne abbia.

Non mettete troppa carne sul fuoco,ma accertatevi di avere e fargli avere le giuste risorse per attrezzare una trama avvincente e soprattutto ricca di colpi di scena.

Crederete così un personaggio negativo che affascina il lettore e lo sconcerta,facendolo tremare al pensiero di cosa potrebbe fare se avesse avuto più frecce al suo arco.

6) irriducibile,coerente e tosto:

Se c'è una cosa che odio di certi cattivi è quando si alleano con l'eroe creando una specie di TEAM provvisorio o permanente in cui il cattivo si ravvede e cerca di arruffianarsi le simpatie dell'eroe.

Niente di più sbagliato.

Il cattivo perfetto non si pente mai,non torna sui suoi passi e anzi,cerca sempre di migliorarsi e migliorare le sue strategie,il suo fisico o altro in attesa di una rivincita contro l'eroe.

Non fare i moralisti di sta ceppa per favore è non fategli trovare l'amore solo per dargli una calmata,un cattivo serio si dedica anima e corpo ai suoi progetti per trionfare in futuro.

7) A VOLTE RITORNANO:

Se avete trovato la formula giusta e siete riusciti a creare un buon cattivo ovviamente non potrete farlo apparire sempre.

Nonostante sia sostanzialmente un criminale (ma non necessariamente) ha anche lui una vita e credo che,tra le sue priorità, farsi sconfiggere moralmente e/o fisicamente dal vostro eroe ogni giorno non rientri tra queste.

Quindi quando dovrete farlo sparire per un pò poi fatelo tornare in grande stile.

Se sarete riusciti a creare un buon personaggio lui vi ricompenserà con moneta sonante. 

Un ultimo consiglio,anche se di consiglio non si può parlare perchè normalmente uno lo fa e basta senza rifletterci troppo.

Dovete esercitarvi,esercitarvi,esercitarvi nello scrivere,nel gettare a capofitto il vostro eroe nelle più impensabili avventure, e con orrore e sbigottimento, contro il suo nemico giurato a cui,se riuscirete a dare una forma decisa,avrà giurato eterna vendetta.

potete citarmi tranquillamente nel vostro primo lavoro.

io non mi offendo.

Un cinque:


Gioski 




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