i veri uomini non lasciano feedback

Del sangue dei vinti ne sono piene le strade.

Non sò dove ho letto questa roba,non sò neanche se io l'abbia letto davvero o se me lo sono inventato così su due piedi per scrivere questo articolo e dargli un incipit di impatto.

Comunque partiamo da un fatto.

Mentre scrivo è il 14 Maggio 2018,tra poche ore uscirà in tutte le sale del globo "Deadpool 2"con Ryan Reynolds e di David Leitch ma in questo post non parlerò di Deadpool.

Lo sò,lo sò. Non trovate un senso alla cosa ma se continuate a leggere magari vi farete un idea di quello che ho da dirvi.

Alla fine degli anni 80 la casa delle idee,così come molte sue consociate e concorrenti si ritrovò con l'acqua alla gola a causa di un violento calo delle vendite che aveva compromesso il mercato.

Prima dell'avvento di Miller e del suo Cavaliere oscuro(che riscrisse completamente i canoni del fumetto americano e diede nuova linfa al vecchio Bats)le case editrici erano in una situazione davvero critica.

La marvel pensò bene di inserire nel suo organico una nuova specie di autori che molti chiamano "esordienti" una razza abbastanza entusiasta nella speranza  che questi potessero dare una spinta forte a quella bassa marea che li aveva colpiti.


Per farvela breve Rob Liefeld prese di pacco un personaggio già esistente della concorrente DC e lo trasformò nel mercenario chiacchierone che tutti conosciamo ed amiamo.

La DC non contenta di questo parziale furto intellettuale e del fatto che il nuovo personaggio stava portando tanta di quell'acqua al mulino della casa delle idee da farle prendere il volo decise che era il momento di rinnovare il parco super eroi.

Dopo alcuni Restyle non riusciti di alcuni personaggi famosi (basti pensare al superman elementale che lanciava saette dagli occhi come Thor) decise di aprire la sua cantina degli orrori e ripescare eroi passati.

Non ne trovò di interessanti e così passò al reparto villain e trovò un personaggino ridicolo ne troppo ne troppo poco e lo passò sotto il bisturi di Keith Giffen.

L'imbarazzante fantoccio verde/viola divenne il personaggio più divertente,irriverente e crudele dell'universo DC.





Lobo apparve tra le pagine di OMEGA MAN,un comics parodistico sul mondo dei super eroi nei primi anni 90 e il successo del personaggio,nonostante la chiusura della testata in cui veniva ospitata,fù talmente grande da meritarsi una testata tutta sua.

Noto come "L'ultimo Czarniano" Lobo nello stile è palesemente ispirato agli HELL'S ANGELS,incarnandone lo spirito macista e nichilista che li contraddistingueva.

Motociclista spaziale,mercenario occasionale e genocida quando le cose si mettono male Lobo è in sostanza un supercriminale dotato di un'intelligenza fuori dal comune e una forza notevole che usa per perpetrare violenza e distruzione in ogni angolo del cosmo.

Nonostante sia figlio degli anni 80/90,anni in cui la Image comics di TODD MCFARLANE aveva monopolizzato parzialmente il mercato con la sua filosofia "edonistica"e lo stile glam e patinato,Lobo si distingueva per uno smodato usa di scene splatter,di un disegno stavagante e sporco e una parlata che ricorda molto da vicino quello di Arancia Meccanica oppure del nostrano RANXEROX.



Come detto in precedenza il buon Giffen prese in mano il progetto Lobo,che poi venne portato avanti da lui,Alan Grant e Simon Bisley .disegnatore e sceneggiatore dallo stile estremamente "PUNK"che si addiceva perfettamente allo stereotipo incarnato dallo Czarniano.

Nella serie il personaggio gioca con tutti i clichè delle storie super eroistiche arrivando a scontrarsi e spesso uccidendo in modo brutale e creativo i vari super eroi che cercavano di contrapporglisi.

Simon Bisley assieme a Keith Giffen riuscì a creare un universo variegato e contorto dove il nostro poteva muoversi in totale libertà e rappresentandolo spesso in situazioni ridicole e spesso di dubbio gusto,lasciando briglia sciolta a tutte le più sfrenate fantasie di violenza.

Lo stile ipertrofico di BISLEY ha trovato una casa sicura e i suoi colori morti,malaticci o comunque sempre estremamente spenti riescono a dare spessore a tutto quello che viene ritratto in scena,l'uso selvaggio degli inchiostri che sulle tavole sembrano più sfregi che inchiostrazioni di fino,come eravamo abituati allora danno un'assaggio delle storie che stiamo per leggere.

Le storie di Lobo attualmente sono pubblicate in Italia dalla Lion in spillatini da 3,50 cad. recuperate il ciclo di storie di Simon Bisley e GIFFEN che rispetto a quelle che stanno girando di recente sono di qualità nettamente superiore e soprattutto rispettano veramente il personaggio.

non quella merda che adesso propongono.

Per oggi è tutto wuagliù.

Un cinque:


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