il veganesimo,la lotta armata e le calamità

Immerso fino al collo nell'immenso disordine della mia caverna mi sono addentrato in luoghi bui e angusti trovando una quantità abbastanza consistente di materiale di cui discutere.
Ma non ho trovato quello che cercavo.
In compenso ho trovato una piccola chicca che potrebbe interessare i più esperti di voi e che ha appassionato il mio cuoricino di lettore inesperto fin dalle prime battute.


Sto parlando di Spider Jerusalem.





Per quelli che di voi non hanno avuto la fortuna di conoscere quel capolavoro che è transmetropolitan e il suo personaggio vi invito a frustarvi sonoramente le chiappe e quando avete finito di farlo di avvisare così possiamo continuare.


Prima di essere un figlio di puttana è il figlio putativo di Hunter Stockton Thompson che gli ha prestato volto,temperamento e mestiere.
A mettere in scena le gesta di questo scurrile e politicamente scorretto personaggio ci hanno pensato Warren Ellis ai testi e Darick Robertson ai disegni e questo la dice lunga sulla qualità dell'opera.







In transmetropolitan seguiamo le gesta di Spider Jerusalem,giornalista disagiato,misantropo,volgare e ostile alle prese con la sua improvvisa popolarità in seguito all'uscita di un libro scandalo da lui pubblicato.

Incapace di gestire la sua improvvisa popolarità Spider si rifugia nelle sperdute montagne non ben identificate per 5 anni dandosi al vagabondaggio e alla caccia di selvaggina.

Una telefonata toglie via a Spider tutto quello che avevo "costruito" in quegli anni da eremita.
Ha firmato un contratto con un editore per 5 libri e gliene sono stati dati solo 3. Ne consegue che deve riportare il suo culo ustionato dall'ortica in città e finire il lavoro.

Refrattario,jerusalem abbandona il suo nido tra i monti per infilarsi nella babele cittadina che è.......una New York futuristica!!!


In questa nuova New York Spider si muove come un ombra in mezzo ad una umanità che ha smesso già da tempo di essere tale e che usa ogni conoscenza in proprio possesso per allontanarsene ancora al fine unico di ricercare in una frenetica danza macabra un esasperata unicità.

La penna di Jerusalem,affinata grazie ad una sensibilità fuori dal comune e all'uso di droghe di vario genere,Scava nel tessuto molle dell'America qui rappresentata,e specchio dell'umanità post anni 00 alla ricerca ossessiva della verità che viene spesso mascherata dietro il velo dell'accettabile e del credibile,e portandone a galla il Teschio di superficialità,ambizione,crudeltà fine a se stessa o cieca ignoranza.

Il protagonista è un eroe moderno ben lontano da quelli che siamo abituati a vedere nei comics americani più conosciuti,ma che anche qui combatte strenuamente contro mostri più grandi di lui in una lotta senza quartiere e contro una società che non lo rispecchia e che tuttavia ama terribilmente.

A livello psicologico è molto simile alla sua controparte reale,con un misto di cattiveria e dolcezza Spider odia essere osannato,detesta le persone che ha attorno perchè lo innalzano alla gloria rendendolo così come uno di quei buffoni che tenta disperatamente di smascherare.




E in questo tripudio di contraddizioni,malessere e amarezza che il nostro riesce a esprimere tutto il suo astio,la sua rabbia e indignazione scrivendo quello che vede con lucidità nel mondo,nella sua città e negli occhi dei passanti.

Attraverso i suoi articoli quelle scimmie moderne che popolano la sua realtà sono costrette a confrontarsi con loro stesse,con la loro stupidità e pazzia.

Preveggenza o no, gli autori hanno creato una società futura alienata ,sporca ,marcia eppure estremamente credibile,capace di far ragionare il lettore e spingerlo a guardarsi attorno per capire se effettivamente il futuro pronosticato dallo sceneggiatore sia ancora evitabile oppure se sia ormai troppo tardi.

Precedendo Black Mirror di anni Warren Ellis si è dimostrato più volte un abile narratore e fine osservatore della realtà,vista anche la sua capacità di inserire nei suoi testi allegorie,denunce sociali e satira in modo mai banale.
Spalleggiato da Darick Robertson disegnatore dal tratto non del tutto realistico e estremamente sofisticato anche nel suo modo di ritrarre la "sporcizia"che impregna le storie di Spider i due hanno realizzato un capolavoro del fumetto di inizio millennio.





Gli 11 albi sono distribuiti dalla Lion in una bella copertina patinata flessibile e dalla rilegatura solida (panini impara). Il numero 1 ha anche un'edizione variant che non interessa a nessuno e direi che il prezzo (€13.95 circa) non rende il prodotto eccessivamente proibitivo neanche per le tasche boccheggianti dei braccini corti.
Da valutare che ogni albo contiene dalle 3 alle 5 storie e lunghi archi narrativi,a me sembra un ottimo compromesso.

In questo fumetto poi,cosa molto importante,potete trovare anche una lucida osservazione della nostra società egocentrica e sempre assetata di attenzione e visibilità,sul potere dei media e sulla pericolosità dell'opinione pubblica spesso colpevole occulto di influenzare persino le istituzioni.  

Questo dovreste studiare voi alla scuola di fumetto e non quei maledetti manga fotocopia!

Per oggi è tutto belli,io mi rituffo nel vortice di disordine della mia carverna sperando di trovare quello che sto cercando.


Un cinque:

Gioski.




Attenzione: La lettura di questa opera potrebbe provocare nausee e potenti attacchi di diarrea a tutti quelli che guardano Reality di varia foggia e dimensione.
Sconsigliata la lettura a che è intenzionato a lavorare ad opere di serie b o serie Disney o a Dylan Dog.   





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