Accozzaglie,il latte versato e le bolle
La gente normale spesso pensa che
quando un tizio disegna MOSTRI , o scrive di MORTE e tematiche simili,automaticamente
questa persona abbia qualche problema.
Da bambino mi spalarono addosso una
certa dose di merda per questo fatto. Dai maestri ai prof ai compagni di
classe,nessuno si salvava da questa indegna pratica che vedeva il me bimbo
indifeso bersagliato da domande quali”perché non fai un bel ritratto?” oppure “disegna
qualcosa di felice”.
Non sono Caravaggio e sono figlio
della cultura pop anni 80/90,che pretendete!!
Quando questa “malattia”si manifestò
mi portò a riempire chili e chili di sketchbook con gambe giganti,mani
minuscole,testoni e testine,occhioni e occhietti. Espressioni mostruose e
situazioni orribili (o quasi) erano il must del mio blocco,io ne andavo
orgoglioso….gli altri non erano della stessa idea.
Tutte queste cose che scatenavano
l’apprensione di mia madre e la preoccupazione dei miei vicini e parenti di
vari gradi che ogni volta che mi vedevano per strada si armavano di croci e
agli e acque sante. A guardarmi storto e a mormorare di sottecchi sotto le
gobbe da pettegolezzo.
Poi venite a chiedermi perché faccio
l’eremita …. vi do cinque secondi … indovinate.
Nessuno capiva il perché di questa
mia fascinazione per le deformità,eppure era abbastanza semplice da capire. Mi
piacevano i mostri perché erano brutti,erano simpatici e stupidi o cattivi e perché
erano diversi e celavano insospettabili sfumature.
Nel mio eterno errare da fumetteria a
fumetteria,rovistando tra scaffali,insenature,crepe e anche fori cercavo un
qualcosa di interessante da poter leggere. E fino ad allora,cioè fino ad un anno
fa o quasi,non trovai nulla.
E poi è apparso sto tipo:
Figlio del paese delle foglie d’acero,dei
cappelli in pelle di moffetta e di SCOTT PILGRIM spuntò come un fungo potenzialmente
velenoso JESSE JACOBS.
Classe 1981 Moncton(CA) il tipo nel
suo background ha esperienze nel mondo del fumetto sia come autore completo sia
come disegnatore per la testata di “ADVENTURE TIME” nonché Character design per
un videogioco ispirato ai suoi disegni.
il tipo di artista che non ti aspetti insomma.
Apprezzatissimo in patria il ragazzo
è portato alla deformazione della realtà. Lo definirei un cinico sognatore
visto che nel suo lavoro potete trovare note di naturalismo romantico e che
guarda all’umanesimo con un taglio decisamente negativo per l’operato dell’uomo.
Nel suo disegno si nota una certa
influenza per il design che converte abilmente in forme misteriose e strambe contestualizzate
all’interno di una realtà vista attraverso la lente di ingrandimento di uno spettatore
sotto effetto di acidi.
nelle sue storie i personaggi non sono mai i protagonisti
assoluti della scena,non ce n’è uno che possa essere definibile come eroe e
anzi,sono spesso ritratti come esseri patetici,miserabili o vincenti ma con
delle riserve di natura morale e potrebbero non piacervi.
Anzi,in realtà non c’entra un cazzo
con tutto quello che potrebbe piacervi.
In un mondo sempre più glamour,con storie forzate e ripetitive e che utilizzano spunti triti e ritriti molte volte
sembra di assistere ad uno spettacolo di marionette di terz’ordine e spesso solo un pretesto per palesare l’ego del proprio autore in modo celato ma
neanche tanto.
il buon Bastardone del Canada invece
fa quello che dovrebbe fare ogni artista che abbia davvero voglia di esplorare
il mezzo e le sue potenzialità narrative e grafiche.
Usa noi lettori come cavie prendendoci a
mattonate sulle gengive con tutta la destrezza di cui dispone nel narrare in
pochi semplici dialoghi una ode alla grandezza del sogno e il potere della
fantasia.
Esempio illustre è il lavoro che il
buon Jesse ha realizzato con E COSì CONOSCERAI L’UNIVERSO ED ALTRI DEI una
storia nella storia delle storie dove ti scaraventa all’interno della sua
visione onirica e amaramente credibile del mito della creazione.
presenta ai nostri occhi il mito
della creazione giocando con i nostri dogmi e parlando di DEI
giocherelloni,pazzi,innamorati,appassionati,gelosi e crudeli che giocano con l’universo,con
le stelle,i pianeti e la vita come i bimbi fanno al parco e questo fa male…..tanto
male.
Andate a vedervi in che modo il buon
Canadian Boy dipinge uomini e donne all’interno del teatro cosmico…andate
andate…io aspetto.
C’è veridicità nelle tavole di Jacobs,è
innegabile e spesso è crudele nel suo modo schietto nel descriversi e
descriverti ma riesce nel suo intento,conscio o no che sia, di farti pensare .
Ti sentirai da schifo leggendo quelle
pagine,ma ne tornerai illuminato.
La Eris edizione ha proposto il lavoro
di questo grande artista in Italia con una bellissima edizione con copertina
flessibile in carta ruvida,ad un prezzo veramente ridicolo potrete portarvi a
casa due bei lavori che vale la pena di leggere anche solo per il formato. So che
non vi fidate ma prendete per buone le mie parole e andate a recuperarvi i suoi
volumi.
(P.s.dalla regia mi dicono che mentre
scrivo dovrebbe uscire o è già uscito un nuovo volume dell’autore in
questione,andate a recuperare anche quello.)
Per tutti i ragazzi che studiano arti
grafiche è l’ideale,per chi cerca roba da leggere che ti rimane impressa o modi
alternativi di usare la narrazione lui è quello che fa per voi.
Credo che questo sia tutto,il mio consiglio ve
l’ho dato poi vedete voi.
Un cinque:
Giova.
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